Si chiama Eat the rich, gastronomia precaria per l’autodeterminazione alimentare, la mensa popolare di Bologna che mette in rete e coordina le realtà dedite alla produzione di cibo genuino per offrirlo a un prezzo accessibile a tutte le tasche. Il progetto è nato sotto le due torri proprio per mettere in luce le contraddizioni di una città sempre più votata al turismo gastronomico, emblematiche di una realtà italiana che, promuovendo le cosiddette eccellenze nostrane, rischia di sdoganare i prezzi vertiginosi delle boutique di alimenti genuini, a cui si affiancano e fanno da controparte quelli sin troppo invitanti degli innumerevoli spacci...