Sono stati appena seppelliti gli ultimi morti e rullano di nuovo i tamburi di guerra. «La campagna non è terminata – ha avvertito ieri Benyamin Netanyahu – abbiamo colpito duramente Hamas e la Jihad islamica. Abbiamo attaccato 350 obiettivi a Gaza, colpito dirigenti e membri delle organizzazioni terroristiche, abbiamo distrutto i grattacieli dei terroristi. E la campagna non è terminata». Non sono frasi di circostanza, sono un programma futuro. Pochi credono alla solidità della tregua scattata ieri alle 4.30, mentre le prime luci del giorno su Gaza annunciavano l’inizio del mese islamico di Ramadan, dopo due giorni di violenti bombardamenti...