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E Torino adotta i Murazzi

E Torino adotta i Murazzi

Eventi Da mesi si stanno raccogliendo firme tra i cittadini per la loro riprogettazione e la riqualificazione. Domenica 23 una giornata di festa e mobilitazione

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 21 marzo 2014

Tutti i torinesi li chiamano familiarmente e da sempre “I muri”. Nella topografia ufficiale sono i Murazzi, margini in pietra costruiti nell’Ottocento sulla sponda ovest del Po per preservare il centro della città dalle piene. I locali ricavati agli interni dei Muri servirono da rimesse per le barche fino a tutti gli anni ’50 del secolo passato. Poi anche il più lungo dei fiumi italiani iniziò a dare segni di inquinamento, i pescatori se ne andarono e iniziò il degrado. Nessuno avrebbe mai immaginato che dalle ceneri dell’abbandono sarebbe  nato un cantiere di creatività, capace di richiamare a Torino giovani e meno giovani dall’Italia e dall’estero. Nessuno avrebbe mai immaginato che dentro gli spazi per le barche, trasformati in luoghi di incontro, di spettacolo, di concerti, le notti sul fiume avrebbero prodotto, tra le tante cose, una scena musicale indipendente che ha fatto e continua a fare scuola.

Ma i Muri si sono di nuovo fermati, qualche tempo fa. Accanto ai posti storici avevano aperto, via via, commercianti interessati solo a far soldi vendendo alcolici e infischiandosene del casino; erano state fatte modifiche abusive su strutture tutelate dalle Belle Arti e allestiti dehors senza permessi. Insomma: per colpa di pochi, come sempre o quasi, il Comune ha deciso di spegnere le luci e i suoni affacciati sul Po. Buio che anticipa il degrado e torna a riproporre l’immagine, immeritata, di una Torino provinciale e grigia. Ma c’è chi ha detto no: le associazioni Voci a confronto, Torino è la mia città, Salvare i Murazzi, il circolo Arci, il Magazzino sul Po, CSA Murazzi. Da mesi stanno raccogliendo firme tra i cittadini per la loro riprogettazione e la riqualificazione, con una lettera aperta al sindaco Fassino. Migliaia già le adesioni, e molte si sperano arrivino nel corso della giornata che si svolgerà domenica 23 marzo dalle dieci del mattino a notte fonda, titolo ‘Torino e i Murazzi sono la mia città’. Programma fitto, di cui diamo gli appuntamenti clou, rimandandovi al sito arcipiemonte.it/torino. Il mattino sarà dedicato all’immaginazione e alla costruzione di iniziative culturali, sportive e sociali per dimostrare che i Muri sono una dimensione da vivere anche di giorno. Al pomeriggio, ‘Murazzi on the road’, sfilata di tre carri (elettronica, reggae, posse/hip pop) con partenza da piazza Castello e arrivo in piazza Vittorio. Alle 19, sempre in piazza Vittorio, il Concertone, con nomi di lusso della indie sabauda. Citazioni sparse: Africa Unite, Statuto, LNRipley, Motel Connection, Bluebeaters. Da mezzanotte, al CSA (Murazzi Diaz, arcata 25/27), DJ set con Bootsa + Ensi. Partecipate e firmate numerosi per i nuovi Muri. Uno dei cuori di Torino.

 

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