La fuga del Napoli, le altre a rincorrere. Il campionato riparte, ultimo tra i principali tornei europei dopo i Mondiali in Qatar. Solo la Bundesliga, che si rimette in moto il 20 gennaio a causa della pausa invernale e questo potrebbe essere un fattore decisivo sia nel corso del torneo che per le coppe europee, che si presenteranno tra quattro-cinque settimane. Da domani al quattro giugno: cinque mesi d’un fiato, con una sola sosta, a marzo, per le nazionali. Si ricomincia con Inter-Napoli – preceduta da Salernitana-Milan, alle 12,30 -, 90 e rotti minuti in prime time e c’è subito l’esame per i nerazzurri, che sono obbligati a vincere per poi tornare a una distanza quantomeno colmabile nei prossimi mesi. L’enigma è la sosta, oltre 50 giorni senza partite ufficiali. Mai si è verificata un’interruzione per un lasso di tempo così lungo nel corso di un campionato. Anche perché mai si era giocata un’edizione dei Mondiali tra autunno e inverno.

IL PRIMO TRITTICO di partite dirà subito chi ha lavorato al meglio durante la pausa, tra club che si sono trasferiti in Turchia, preparandosi con il clima mite e chi è andato in altri continenti, incassando qualcosa come ingaggio ma cambiando abitudini e latitudini. Non ci sono riferimenti passati, non ci sono elementi obiettivi che possano far pensare a uno stravolgimento dei valori espressi dal torneo sino a metà novembre. Ma esiste l’imponderabile e il lavoro dei preparatori atletici sarà indubbiamente un fattore: chi ha sbagliato la preparazione porterà danni fino al termine del torneo.
Un altro fattore decisivo sarà l’acido lattico nelle gambe degli atleti impegnati in Coppa del Mondo, in un calendario davvero esasperante per ritmo e intensità. L’interista Lautaro Martinez, il pacchetto di argentini, francesi, brasiliani della Juventus, dell’Inter, del Milan. Un altro fattore decisivo sarà l’acido lattico nelle gambe degli atleti impegnati in Coppa del Mondo, in un calendario davvero esasperante per ritmo e intensità.

Il Napoli, che conta otto punti di margine sul Milan, dieci sulla Juventus e 11 sull’Inter, ha invece ceduto ai Mondiali un quintetto di calciatori che sono tornati abbastanza presto dal Qatar. Oltre al gioco e alla convinzione mostrati dal Napoli nella prima fetta del campionato, saranno Kvaratskhelia e Osimhen le chiavi per arrivare in testa al traguardo, a 34 anni dall’ultimo scudetto vinto dai partenopei.

INTANTO, parte della sceneggiatura sarà svelata proprio a gennaio: i campani si troveranno davanti Inter, Juventus e Roma (prima partita del girone di ritorno). La sosta dirà anche se il Milan – toccato parecchio dagli infortuni – è pronto per candidarsi ancora al titolo e anche se sono rimaste scorie nella mente della Juventus, che durante l’assenza del campionato è stata travolta dai filoni giudiziari che hanno portato alle dimissioni in blocco del consiglio di amministrazione. I bianconeri a novembre avevano preso un ritmo notevole, con sei successi in fila. Dovranno trovare subito ritmo anche le romane. Mourinho cerca rinforzi dal mercato (aperto da 24 ore) per colmare il divario con l’altro, a Sarri (forse) basterebbe il ritorno di Ciro Immobile.