È solo rock’n’roll, ma ci piace…
(Rin) tocco classico Uscito nel novembre 1984, "Reckless" è ancora oggi il capolavoro del canadese Bryan Adams
(Rin) tocco classico Uscito nel novembre 1984, "Reckless" è ancora oggi il capolavoro del canadese Bryan Adams
La musica rock ha tante anime: esiste il rock che vuole cambiare il mondo, quello che racconta le storie degli ultimi, della loro voglia di riscatto e di cambiamento del mondo. C’è il rock trasgressivo e ribelle, che vuole affermare la propria differenza rispetto alla massa. Ma c’è anche il rock che è solo pura voglia di divertimento e di leggerezza. In questo caso, l’attenzione non è al messaggio, ma alla carica e alla forza di coinvolgimento dei pezzi. E in questa categoria, Reckless del canadese Bryan Adams – uscito nel novembre 1984 – è un ottimo esempio. Si tratta di dieci pezzi, scritti da Adams e da Jim Vallance, di puro intrattenimento nel senso migliore del termine, come testimoniano i 12 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Basta ascoltare le prime battute di batteria di One Night Love Affair, che apre l’album, per capire qual è l’idea di Adams: pura energia rock fatta di riff di chitarra memorabili e ritmo trascinante. È puro mainstream, ma realizzato come pochissimi album prima o dopo. Tutte le canzoni sono costruite senza sbavature, sono suonate splendidamente, con le chitarre di Keith Scott in primo piano, e sono prodotte dal leggendario Bob Clearmountain e dallo stesso Adams in modo impeccabile.
CANZONI come Run to You, Somebody, Heaven, splendida power ballad, sono la testimonianza che il rock è in grado di far muovere i piedi o la testa a tempo a chiunque, o di chiedere e ottenere quel bacio tanto agognato. Poi ci sono le due punte di diamante di questo album: Summer of ’69 è un tiratissimo pezzo che ricorda i tempi dell’adolescenza (anche se pare che il titolo non sia riferito all’anno) e delle grandi illusioni, senza la disillusione di una Glory Days di Springsteen – uscita peraltro pochi mesi prima di Reckless – ma con quella nota nostalgica che fa spuntare un sorriso. L’altra canzone veramente da ricordare è It’s Only Love in cui il cantante canadese duetta con una magnifica Tina Turner in forma smagliante, che aggiunge una carica di energia soul che proietta il pezzo oltre qualsiasi scala.
Certo, chi cerca il messaggio politico o la canzone di critica sociale rimarrà deluso, ma sarebbe ingiusto misurare Reckless in questo modo, perché il punto dell’album non è questo. Non è stato e non sarà questo il disco che cambierà il mondo o anche solo la storia della musica, se davvero ne esiste uno, ma quello che è certo è che il mondo è un posto leggermente migliore perché abbiamo la possibilità di ascoltare con leggerezza album come Reckless.
danielefunaro75@gmail.com
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