Visioni

E’ proprio il caso di fare la scelta giusta…

E’ proprio il caso di fare la scelta giusta…/var/www/ilmanifesto/data/wordpress/wp content/uploads/2014/10/14/15sanamente

SanaMente Si tiene a Trento - dal 24 al 26 ottobre - la manifestazione dedicata alla fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibile

Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 15 ottobre 2014

Anzitutto, auguri. «Fa la cosa giusta!», fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, festeggia infatti i suoi primi dieci anni. Da Milano, dove è nata su un progetto dell’Editrice Terre di mezzo, la fiera conta oggi quattro edizioni locali in Umbria, Puglia, Sicilia e Trentino. E anche a Trento, dal 24 al 26 ottobre, si spegneranno le prime dieci candeline. In quel di Trento Fiere si daranno appuntamento oltre 200 espositori: botteghe del commercio equo, associazioni, agricoltori biologici, cooperative.

Numerosi gli spazi in cui «Fare la cosa giusta». I laboratori de La fucina delle buone pratiche metteranno all’opera i partecipanti su pane, alimentazione senza glutine, orti per balconi e terrazzi, tessitura, sartoria, cosmesi femminile… La Ciclofficina sarà consigliera preziosa, se arriverete in bici, su come riparare il vostro velocipede e vi svelerà i trucchi del mestiere. Laboratori anche per i bambini, cui la fiera riserva i microspettacoli de La tana del burattino e la Casetta di Daltrocanto.

Confronti e condivisione tra donne avverranno sotto La tenda rossa. La sala conferenze ospiterà workshop, seminari, presentazioni. Tutte le informazioni sul sito di Trentino Arcobaleno (trentinoarcobaleno.it), un gruppo di volontari provenienti dal mondo dell’associazionismo, dei GAS, dell’agricoltura biologica, che ha svolto un ruolo importante nell’organizzazione dell’evento. Camminare per fiere e manifestazioni, si sa, mette robusto appetito. Allora, farete certamente la cosa giusta fermandovi al GAStorante Slow Food, dove i cuochi di Slow Food e i Gruppi di Acquisto Solidale proporranno un piatto unico a scelta fra tre, preparato con materie prime biologiche e prodotti a chilometro zero. Costo 11 euro, piatti anche per celiaci e vegani.

A giudicare da quanto è stato cucinato durante la scorsa edizione, la sosta si preannuncia ghiotta. Se, tuttavia, preferite uscire dalla fiera per soddisfare l’appetito, ecco un paio di validi indirizzi. In piazza Duomo 29, all’interno di un palazzo seicentesco, c’è Scrigno del Duomo, 0461/220030, 35 senza esagerare. Il locale si divide tra ristorante e winebar, nelle secolari cantine della magione. Siamo in autunno, perciò sapori decisi: testina in brodo di cipolla, rossa, crema di cavolfiore con cannolo di Trentingrana, fracosta di manzo rosa con salsa bordolese, flan di zucca al dragoncello e cipolla rossa agrodolce, tortino di cioccolato.

C’era una volta un’osteria, oggi c’è un locale di stampo moderno ma garbato, L’Old, via Roggia Grande 8, 0461/263263, 35. Materie prime a chilometro zero, da cui nascono tortelloni alle rape rosse e fonduta di formaggio, orzotto alle castagne cotto nella birra, tagliata di manzo alla birra e polenta di Storo, formaggio Stica alla griglia con polenta di Storo e funghi, mousse di cioccolato. Sia allo Scrigno che all’Old la cartina dei vini è di pregio e i ricarichi, aspetto importante, hanno proporzioni oneste. Anche questo è fare la cosa giusta.

ldelsette@yahoo.it

I consigli di mema

Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento