È il lutto a muovere la ruota
Barbara Swan, «Bottles and Envelopes», 1983, Boston, Alpha Gallery. L’artista americana lavorò anche con Anne Sexton
Alias Domenica

È il lutto a muovere la ruota

Esce da Crocetti un’antologia, «La zavorra dell’eterno» La poesia di Anne Sexton (1928-’74) è segnata dalla metafisica di un lutto autoreferenziale
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 2 aprile 2017
«Il mio lavoro sono le parole. Le parole sono come etichette, / o monete, o meglio, come uno sciame di api», scrive Anne Sexton in «Disse il poeta all’analista», una delle sue prime poesie da A Bedlam con parziale ritorno, la raccolta con la quale esordisce nel 1960, cedendo a un titolo premonitore del nodo contorto che unisce vita e scrittura: Bedlam è il noto manicomio di Londra. Una voce che arriva dunque dall’«asettico tunnel / dove i morti che camminano ancora parlano / di spingere le ossa contro l’urto / della cura. E io sono regina di questo albergo...
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