C’è sempre un momento in cui la sconfitta deve essere presentata come una cosa diversa, un passo indietro travestito da passo di lato, o persino in avanti. Per Matteo Salvini quel momento è arrivato ieri, a Rimini al meeting di Cl, il giorno dopo l’incontro di mezz’ora con Draghi a palazzo Chigi che aveva reso prevedibile questo esito. Claudio Durigon, il sottosegretario pontino all’economia cresciuto di importanza nella Lega di Salvini ma rimasto un corpo estraneo nel cuore nordista del partito, dovrà accomodarsi fuori dal governo. Le sue frasi sul parco (Arnaldo) Mussolini da restaurare a Latina a spese della...