Nel proemio delle Vite de’ più eccellenti pittori scultori e architettori – sensibilmente ampliato nell’edizione Giuntina (1568) rispetto alla precedente Torrentiniana (1550) – Giorgio Vasari delineava per la prima volta un profilo della storia dell’arte dall’epoca dell’imperatore Costantino fino a Cimabue. In questa premessa alle biografie degli artisti della prima età lo storiografo aretino individuava nella costruzione del Duomo di Pisa una manifestazione ineguagliabile del principio del miglioramento delle arti dopo il loro declino nei secoli antecedenti. Questo tempio cristiano offriva agli occhi dell’autore un corredo ragguardevole di memorie epigrafiche, capace di rimediare in modo esemplare alla consueta rarefazione di...