«La paura, come l’amore, può diventare un richiamo per la coscienza» scrive James Hillman a proposito di Pan. Ma sembra che il dio dal piede caprino non sia più tra noi. L’ha annunciato Plutarco nel De defectu oraculorum dei Moralia, dove si affaccia l’inquietudine di una civiltà al tramonto. Ma se Pan è morto anche le ninfe sono partite. E qui torna utile T.S. Eliot, il poeta della Terra desolata, altro documento di crisi di un mondo peraltro radiografato lo scorso anno da Filippo Tuena, e dove Pan riemerge nella sessualità rimossa dell’autore americano tutto intento a tessere un’elegia per...