Due ragazze prigioniere della loro divisa
SCAFFALE «La forma del cuore», un libro di Monica Cirinnà per Mursia
SCAFFALE «La forma del cuore», un libro di Monica Cirinnà per Mursia
Ada e Eve, una fuciliera dell’esercito e una novizia francescana in attesa della conferma dei voti. Si incontrano per caso nel posto meno trasgressivo del mondo, Lourdes, e si innamorano contro ogni previsione. Monica Cirinnà, senatrice Pd e madre della legge sulle unioni civili, esordisce come romanziera, a quattro mani con lo scrittore e avvocato napoletano Anton Emilio Krogh: la storia che raccontano in La forma del cuore (Mursia, PP. 244, euro 17) è vera, e ha davvero incrociato la vita di Cirinnà politica proprio nel 2016, l’anno delle unioni civili. Un amore tra due ragazze poco più che ventenni che sembra tratta da un romanzo inglese dell’Ottocento: nessuno spazio alla pruderie, o all’amore fisico stile La vita di Adele di Abdellatif Kechiche.
LE DUE RAGAZZE, prigioniere delle loro divise, vivono un amore romantico, praticamente senza cellulari (in convento il telefono personale non è previsto), fatto di lettere scritte a mano e baci rubati, pochi momenti da passare insieme sottratti al dovere e alla disciplina. Sullo sfondo una Napoli luminosa e magica, e una fattoria sulla costa campana dove vive una avvocata vegetariana e amante di cani e gatti (personaggio che somiglia moltissimo alla stessa Cirinnà) che si prodiga per aiutarle. Anche sfruttando le nuove opportunità offerte dalla legge sulle unioni civili. Le due protagoniste hanno caratteri molto diversi: severa, mascolina, e dinamica Ada; dolce, sensibile, e inquieta Eve. Attorno a loro si muovono strane famiglie, padri assenti o violenti, madri terrorizzate e piene di pregiudizi: la fede è un elemento che permea le pagine, che non ostacola ma anzi favorisce l’incontro delle due anime. UNA
STORIA EVERSIVA e a suo modo purissima, che diventa anche l’occasione per raccontare la vita delle donne nelle caserme e quella delle giovani novizie, ragazze che sfidano la consuetudine delle loro coetanee. E che tuttavia condividono la necessità di amare, di trovare qualcuno che possa diventare casa per l’altro.
Storia vera, dunque, ma ben camuffata, in modo da rendere irriconoscibili le due protagoniste che hanno scelto di difendere la loro privacy. E tuttavia hanno voluto condividere la loro storia con Cirinnà e Krogh, per farla arrivare alle tante coppie omosessuali che non riescono a vivere i loro amori contrastati dalle famiglie o da contesti difficili. Mentre la love story si dipana tra slanci e improvvisi dietrofront, il romanzo racconta (senza entrare troppo nei dettagli della cronaca politica) l’evoluzione del disegno di legge sulle unioni civili fino al sì definitivo della Camera. Difficile definirlo un romanzo politico, a suo modo con lo sguardo del futuro potrebbe essere considerato un romanzo storico, con le moderne «Renzo e Lucia» che sfidano l’Italia del 2016.
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