Duchamp e Rrose, corpi d’azzardo
Marcel Duchamp, Belle Haleine, 1921
Cultura

Duchamp e Rrose, corpi d’azzardo

Saggi «L'artista è donna», il libro di Giovanna Zapperi, edito da ombre corte, che indaga sulle performance al femminile del grande intellettuale del Novecento. Un equilibrista dei generi
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 6 novembre 2014
Un corpo destabilizzante, che provoca slittamenti di senso e induce a guardare oltre. È quello che «indossa» Marcel Duchamp, lavorando in presenza e in assenza di identità differenti, intercettando maschile e femminile nei readymade di se stesso, rinforzando ogni codice con una esplosiva carica di ambiguità. Troppo frettolosamente classificato unicamente come «artista di avanguardia» (si dimentica così, e a torto, la natura più complessa del suo porsi nel mondo), Duchamp era un esperto e infaticabile sabotatore dei confini: ora, la storia e teorica dell’arte Giovanna Zapperi con il suo denso saggio L’artista è una donna (edito da ombre corte, pp.139,...
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