Cultura

Dror Mishani, quando il cuore del detective diffida delle istituzioni

Dror Mishani, quando il cuore del detective diffida delle istituzioniParticolare del Tayelet, il lungomare di Tel Aviv che si estende per 14 chilometri. Foto Ap

L'intervista Parla lo scrittore israeliano, autore di «Fede» per le edizioni e/o. Avi Avraham, il più europeo tra i detective locali, si misura con il razzismo e i crimini di Stato. «Nell’ora più difficile per ebrei e palestinesi indago il legame tra manipolazione della verità, potere e violenza. E mi ispiro a Sciascia»

Pubblicato circa 2 mesi faEdizione del 31 luglio 2024
L’ispettore Avi Avraham vive e lavora nella periferia di Tel Aviv, ai margini, non solo simbolicamente, della retorica nazionale che trasforma talvolta anche la fiction in un manifesto politico, e che lui rifugge apertamente. Al contrario, è abituato a misurarsi con ferite e dolori privati, con violenze che attraversano le famiglie e gli affetti più intimi, lontano dai riflettori della grande Storia. In Fede, l’ultimo romanzo della serie del poliziotto introverso e riflessivo, appena pubblicato da e/o (traduzione di Alessandra Shomroni, pp. 264, euro 18,50), Avi sarà però costretto a misurarsi con la violenza che cresce fin dentro le istituzioni,...
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