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Droghe & pandemia, non tornare a prima. La normalità fa male

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Fuoriluogo Di fronte a questo scenario dell’emergenza pandemica che ha acuito le contraddizioni già ribollenti di trent’anni di politiche proibizioniste fallimentari sulle droghe, occultando ulteriormente i danni collegati, abbiamo individuato il tema delle leggi come orizzonte per la ripresa della nostra iniziativa politica, sia sulla depenalizzazione e decriminalizzazione di tutte condotte legate all’uso di droghe che sulla legalizzazione della cannabis

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 9 giugno 2021

L’anno scorso in piena emergenza pandemica Forum Droghe ha festeggiato il suo venticinquesimo compleanno mettendo al centro il tema dell’esigenza di una ripresa dell’azione politica secondo nuove prospettive. Dopo un anno, in occasione della assemblea annuale che si terrà venerdì undici giugno di questo 2021, ci incontreremo scegliendo come filo conduttore il tema dell’iniziativa politica che è ancora un punto nodale e sospeso delle nostre riflessioni e del nostro impegno. Le droghe nel corso della pandemia pure hanno fatto capolino più volte nello scenario dei media che non hanno esitato a riproporne le immagini più arretrate e stigmatizzanti.

Di fronte a questo scenario dell’emergenza pandemica che ha acuito le contraddizioni già ribollenti di trent’anni di politiche proibizioniste fallimentari sulle droghe, occultando ulteriormente i danni collegati, abbiamo individuato il tema delle leggi come orizzonte per la ripresa della nostra iniziativa politica, sia sulla depenalizzazione e decriminalizzazione di tutte condotte legate all’uso di droghe che sulla legalizzazione della cannabis. Lo faremo insieme alle nostre reti in coerenza con la nostra vocazione originaria di “forum” di incontri e confronti. Vogliamo ripensare a come rilanciare il senso che attribuiamo ai contenuti di cambiamento radicale che queste proposte di legge esprimono. In particolare intendiamo impegnarci a elaborare una strategia di comunicazione più efficace per diffondere questi principi in modo comprensibile tra la popolazione anche attraverso il coinvolgimento critico dei media richiamando la funzione etica legata al ruolo che svolgono verso l’opinione pubblica. Nello stesso tempo pensiamo a riattivare il dibattito con il mondo variegato della politica distratta dall’emergenza, intensificando alcune iniziative positive già in atto di rinnovato dialogo con la società civile.

Partiamo da una considerazione di fondo: le due leggi delineano un cambiamento epocale dello sguardo politico e sociale sul fenomeno dell’uso delle sostanze psicoattive spostando il baricentro dalla repressione, che ha fallito nei suoi stessi obiettivi e dal controllo del mercato da parte della criminalità organizzata, verso il governo legale diffuso del fenomeno, verso una regolazione sociale degli usi di droghe, verso il riconoscimento delle competenze delle persone a autoregolarsi, verso il recupero della garanzia dei diritti violati dalla legge, verso la costituzione di uno spazio conviviale nelle relazioni tra le persone.

Si comprende come nelle nostre intenzioni, le due proposte di legge prima ancora di delineare un iter normativo parlamentare rappresentino una vera e propria piattaforma politica e culturale di riferimento a partire dalla quale è possibile individuare anche obiettivi intermedi e parziali per le nostre iniziative nel tempo presente e per promuovere un discorso laico aprendo uno spazio pubblico con la cittadinanza. All’interno di questo orizzonte discuteremo sulla opportunità di riscrivere i nostri principi in un nuovo testo di legge autonomo e compiuto per la depenalizzazione e decriminalizzazione dei comportamenti connessi con gli usi di droghe, che non si presenti come una modifica o abrogazione degli articoli della attuale normativa. E, nello stesso tempo, discuteremo su come rendere più leggibili e comprensibili i principi alla base delle proposte di legge sulla legalizzazione della cannabis, i vantaggi che comportano per la salute e le relazioni sociali, familiari e la vita delle persone e non solo dei consumatori. Si tratta anche di disarmare l’attenzione mediatica verso un proibizionismo becero delle nuove destre nostrane. Il nostro impegno in questo orizzonte si orienterà nell’ allargare in modo esponenziale il dibattito pubblico e rendere sempre più incisiva l’iniziativa politica.

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