Era partita già nella scorsa estate la muta di Drodesera, da festival con 40 anni alle spalle a Centro di ricerca per le pratiche performative Centrale Fies. Ora, abbandonata con coraggio la sicurezza di una programmazione festivaliera collaudata, ha inaugurato – nei margini delle restrizioni anti Covid – una nuova stagione di percorsi artistici che occupano tutto l’anno e tutti gli spazi dell’ affascinante ex centrale idroelettrica di Fies. Un esempio pioniere in Italia di recupero di archeologia industriale a fini artistici e culturali che ha scardinato dinamiche cristallizzate, utilizzando modalità fuori dagli standard. “C’è un posto vicino a te...