Sono passati più di tre anni dal famoso Whatever it takes di Mario Draghi del luglio 2012 che permise di salvare la moneta unica. Con quell’atto il Governatore cominciò a scrivere una nuova pagina nella storia della Bce, pur senza mettere mano agli statuti e ai Trattati. Al punto che Otmar Issing, la vestale dell’ordoliberalismo tedesco, lo incolpò di interventismo politico. Effettivamente quell’intervento smorzò decisamente la tempesta che avrebbe potuto di lì a poco infliggere all’euro un colpo mortale. Ma tutto questo non è servito a fare ripartire l’economia europea. Tanto è vero che di nuovo i mercati sono appesi...