«No»: Draghi neppure aspetta che la domanda sia completa per negarsi a qualsiasi ipotesi di secondo giro a palazzo Chigi e deludere di brutta quelli che sulla sua candidatura non autorizzata avevano centrato l’intera campagna elettorale. Calenda e Renzi, da ieri orfani di candidato virtuale. Un bel guaio NELLA CONFERENZA STAMPA di un addio privo di mestizia Draghi alterna carezze e scappellotti. Le carezze sono per i suoi ministri. Gli osanna per il titolare dell’Economia si sprecano, «Spero che chi governa abbia uno come lui», ma in generale è un diluvio di «bravissimi» e «straordinari». Va da sé che si...