Tre lunghi incontri, il terzo viene presentato come un gesto di cortesia ed è certamente fuori dalla prassi. Ma più che di cortesia è il primo segnale di quanto Mario Draghi sappia impegnare la sua biografia di «tecnico» in modo assai politico. Dopo i colloqui di rito per ogni presidente che accetta l’incarico di formare il governo – in questo caso con riserva – con i presidenti di camera e senato, l’ex presidente della Bce appena sceso dal Colle ha fatto rotta su palazzo Chigi. Nel suo studio c’è ancora Giuseppe Conte e ci resterà fino a quando Draghi eventualmente...