È «l’uomo della necessità», dunque il meglio che si possa trovare e deve restare a palazzo Chigi fino al 2023. Dal palco di Confindustria il presidente Carlo Bonomi incorona Mario Draghi e allo stesso tempo lo blinda. La replica del premier, che ancora non ha deciso se rinunciare o meno al Quirinale, è ambigua e forse non potrebbe essere diversamente. Non si esprime, non allude alla necessità di un governo stabile, però delinea obiettivi e indica ostacoli da superare: una missione che non può essere portata a termine in pochi mesi e che difficilmente potrebbe essere affidata al capriccio delle...