I 5 stelle hanno impostato la campagna referendaria per il sì al taglio dei parlamentari con l’argomento della riduzione dei costi della politica. Meno rappresentanti, meno costi della politica. Spesso, da sinistra, si è risposto, sullo stesso terreno. Con l’affermazione che è meglio ridurre gli stipendi di deputati e di senatori, anziché tagliarne il numero. Sono, a mio avviso, argomenti che non toccano la sostanza della questione. I veri costi della politica sono altri e il referendum per il sì è l’ultimo atto di una deriva populista e demagogica che ha di mira la centralità del Parlamento. Se vogliamo parlare...