Dopo i soldi, la crisi di governo. Il nuovo ponte di Genova a tappe forzate
Il ponte Morandi il giorno dopo l’esplosione delle pile 10 e 11 del 28 giugno scorso – LaPresse
Italia

Dopo i soldi, la crisi di governo. Il nuovo ponte di Genova a tappe forzate

Un anno dopo Inaugurazione prevista nella primavera 2020, ma c’è l’incognita delle macerie
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 14 agosto 2019
Un anno dopo Genova, o almeno una parte di essa, si trova a fare i conti con l’assenza. Quel profilo che come un elettrocardiogramma di città, con picchi e punti bassi, si stagliava tra un versante e l’altro della Valpolcevera, non c’è più. Attraversandola, in coda lungo l’unica strada che collega la vallata al centro, atterrando al Cristoforo Colombo, avvicinandosi in traghetto, il ponte Morandi non c’è più. Se non fosse per i cronici problemi di viabilità, tornati con prepotenza in questo mese di spostamenti vacanzieri, sarebbe un sollievo. Eppure, a distanza di un anno, guardandola meglio, la madre di...
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