In televisione si erano conosciuti, in seguito alle rivelazioni della televisione la loro storia si è interrotta. Sono da poco passate le 8.30 del mattino quando Giorgia Meloni annuncia di aver preso la decisione. «La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui – scrive la premier sui social – Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo attraversato, e per avermi regalato la cosa più importante della mia vita, che è nostra figlia Ginevra. Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto».

Giorgia Meloni
La mia relazione con Andrea Giambruno finisce qui. Le nostre strade si sono divise da tempo, è il momento di prenderne atto
L’AMORE ERA scoccato nel 2014 proprio tra le mura posticce di uno studio del piccolo schermo. All’epoca Meloni era la giovane leader di un partito che era lontano dall’essere la prima forza politica del paese, e conobbe un altrettanto giovane autore dentro lo studio di Paolo Del Debbio. Tutto dunque,era cominciato in uno dei templi del retequattrismo, il mix esplosivo tra propaganda televisiva postberlusconiana e retoriche di estrema destra che avrebbe spianato la strada al suo governo.

LA COMUNICAZIONE di Meloni arriva all’indomani del secondo fuorionda di Striscia la notizia che coinvolge Giambruno. La presidente del consiglio si è presa una nottata per riflettere e comunicare la sua decisione, e i primi a manifestarle solidarietà sono i suoi vice e leader dei partiti di maggioranza: Matteo Salvini e Antonio Tajani. A ruota seguono le dichiarazioni di sostegno trasversali agli schieramenti, anche se Schlein non prende parola direttamente.

SI DISTINGUE Alessandro Zan, responsabile diritti del Nazareno, che scrive su Twitter: «Almeno lasciate in pace le famiglie che vogliono stare insieme» con tanto di bandiera arcobaleno. Anche il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ha qualcosa da ridire: «A noi non appassiona occuparci delle questioni personali della presidente del consiglio, tanto meno di quelle private – afferma Magi – Vorremmo che lei facesse lo stesso con tutti gli italiani. Chiedo perciò ai politici di maggioranza di astenersi da ora in poi dal fare a chiunque la morale sulla famiglia tradizionale». Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte dapprima esprime solidarietà a Meloni, poi precisa: «Invito la destra ad evitare di elaborare modelli culturali, che poi si vogliono imporre, impregnati di forte ideologia costruita su modelli astratti che poi si rivelano, quando proposti con arroganza e prepotenza, poco rispettosi delle scelte di vita personali che poi loro stessi non riescono a tradurre in pratica data la complessità della vita».

CARLO CALENDA È l’unico ad alludere al ruolo della famiglia Berlusconi e all’«uso strumentale dei fuorionda da parte di reti televisive collegate a partiti politici». «Tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua» dice Meloni nel suo messaggio. La metafora, un po’ ardita, potrebbe essere riferita più all’interno della sua coalizione che alle opposizioni. Ma l’idea di una manovra per colpire Meloni via Giambruno autorizzata dal gruppo Berlusconi, cozza con l’altarino disegnato attorno al giornalista Mediaset sulle pagine di Chi, l’house organ gossipparo diretto da Alfonso Signorini utilizzato più volte negli anni d’oro di Arcore per costruire narrazioni pre-politiche ed egemonia culturale.

GIAMBRUNO intanto si è «autosospeso» per una settimana dalla conduzione di Diario del Giorno su Retequattro. La decisione è stata presa «in accordo con la direzione di testata». Per decidere se avviare una procedura disciplinare i legali di Mediaset starebbero valutando se il conduttore avrebbe violato il codice etico e rispettato il diritto del lavoro. Molto esplicito, invece, il commento di Antonio Ricci, patron di Striscia la notizia: «Meloni un giorno scoprirà che le ho fatto un piacere», sottolinea. Il messaggio allusivo fa il paio con le voci che circolano circa altri video di fuorionda, anch’essi non edificanti, in possesso della redazione del programma di Canale 5. Forse proprio per evitare questo stillicidio Meloni ha scelto di prendere le distanze da Giambruno.