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Donetsk è accerchiata: «Faremo come a Stalingrado»

Donetsk è accerchiata: «Faremo come a Stalingrado»L'assedio di Donetsk – Reuters

Il conflitto Nel capoluogo del nel Donbass le milizie non intendono arrendersi. Resta aperto il corridoio di Makeevka, da cui fuggono i civili

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 10 agosto 2014

Sempre più tragica la situazione nel bacino del Donbass. Secondo Ria Novosti, il primo ministro della Repubblica popolare di Donetsk, Aleksandr Zakharcenko, nel riconoscere che Donetsk è completamente circondata comunica che le milizie non intendono arrendersi e, «come a Stalingrado» combatteranno fino all’ultimo.

Già nella prima parte della giornata la città era stata bombardata due volte e un civile era morto. Si era parlato anche dell’ingresso delle truppe governative a Krasnij luch, con il completo accerchiamento di Donetsk; ma in serata le milizie hanno ripreso il controllo della cittadina e Andrej Purghin, vice primo ministro, ha dichiarato che «Donetsk è da tempo assediata, ma non bloccata ed è aperto il corridoio di Makeevka» da cui fuggono i civili.

A Lugansk – da 8 giorni senza luce né acqua; il 7 agosto bombardata per 22 ore continue – una bimba di 6 anni è stata uccisa delle artiglierie, mentre, come confermano anche gli osservatori Osce, i familiari seppelliscono le vittime nei propri orti. Sul fronte della guerra di nervi (pare cercarsi un casus belli), la marina rivela che forze antisommergibile hanno scoperto e datto allontanare nel mar di Barents un sottomarino della marina Usa.

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