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Domenica le primarie in Emilia Romagna, sfida vera tra Bonaccini e Balzani

Domenica le primarie in Emilia Romagna, sfida vera tra Bonaccini e BalzaniPrimarie Pd – Tam Tam

Verso le regionali Ai gazebo per la prima volta per scegliere il candidato governatore. Lista Tsipras con Quintavalla. Sel sta con il Pd

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 27 settembre 2014

«È una partita aperta». Ne è convinto il romagnolo Roberto Balzani. Domani ai gazebo chi andrà a votare lo farà in una gara vera. Nonostante l’emiliano Stefano Bonaccini abbia dalla sua quell’apparato del partito che ha voluto scrollarsi di dosso nell’immagine pubblica, l’ex sindaco di Forlì crede al fatto che si possano muovere pezzi di società civile in suo favore.

In realtà sulle primarie aleggia lo spettro di una scarsa partecipazione. Non ci sono precedenti in questo senso perché è la prima volta che si va ai gazebo per scegliere il candidato alla presidenza dell’Emilia Romagna; l’ultimo riferimento è alle primarie vinte da Renzi nel 2013 che qui portarono oltre 350mila persone al voto ma sull’onda di tutt’altro slancio emotivo.

Di passione in questa veloce campagna ce n’è stata veramente poca e le decisioni sono passate anche dai corridoi della Procura dove Bonaccini è andato a farsi interrogare una volta saputo di essere indagato per peculato nell’inchiesta sulle spese illegittime dei consiglieri regionali. Per lui i pm hanno chiesto l’archiviazione e ora dovrà decidere il gip; i magistrati hanno sottolineato che mancano le prove ma rimangono dubbi sull’utilizzo di fondi anche se si parla di cifre modeste.

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La realtà della sfida dell’Emilia Romagna, una sfida tra renziani più o meno ortodossi, certifica anche il fallimento dell’esperienza avviata dalla lista Tsipras alle europee come unione delle sinistre alternative al Pd. In settimana è stata decisa la candidata della lista Altra Emilia Romagna: è Cristina Quintavalla di Parma, reduce dalla campagna per le europee. Per lei Balzani e Bonaccini sono le facce della stessa medaglia: «Rappresentano in maniera similare la politica dominante. Entrambi sono attestati su posizioni filo renziane, uno recupera da una parte e l’altro dall’altra. Altrimenti non si capirebbe perché un candidato molto critico come Balzani non sia ancora uscito dal partito».

L’Altra Emilia Romagna ha portato avanti uno sforzo reale in queste settimane per arrivare alla preparazione della lista e della candidata presidente. Per eleggere un consigliere la lista dovrà ottenere almeno il 3%, alle europee l’Altra Europa ottenne il 4% con la convergenza di Sel che ha però deciso di mantenere la continuità.

I vendoliani saranno alleati con il Pd. La linea che era già stata sposata dalla maggioranza degli esponenti del partito ha ottenuto anche il via libera dalla consultazione tra iscritti e simpatizzanti. Una sorta di referendum che si è tenuto giovedì 25. Dove, al netto che si trattasse di una giornata lavorativa, la partecipazione di poco più di 1.100 persone non rappresenta un numero esaltante. Per molti, non necessariamente tesserati di Sel, la decisione appare incomprensibile vista la situazione nazionale e gli affondi di Renzi sul lavoro.

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Tornando alla sfida delle primarie, quella che si affronterà domani sarà anche la sfida tra due visioni profondamente diverse dell’Emilia Romagna che verrà.
Bonaccini ha dalla sua l’ex assessore al lavoro Patrizio Bianchi, prodiano ed ex rettore di Ferrara che ha coordinato la stesura del programma. Una linea in continuità con la lunga stagione di governo di Vasco Errani.

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Balzani si presenta invece come un candidato di «rottura». Pensa a un’organizzazione delle deleghe innovativa con la creazione di un assessorato ai fondi europei e ha idee chiare sulle multitutility, che da queste parti significano soprattutto il colosso Hera che gestisce acqua e rifiuti. Per Balzani le reti dovrebbero rimanere pubbliche, e un esempio in questo senso è Romagna Acqua. Dovrebbe diminuire fortemente anche la quota di rifiuto incenerito. «Riuscire ad arrivare a imporre al Pd più monolitico d’Italia primarie vere è già un successo» ha detto Balzani.

Domenica vedremo se si accontenterà di quello o ci sarà una clamorosa sorpresa.

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