Domani terza giornata «Sfratti Zero», una catena umana dal Friuli alla Sicilia
Casa A piazzale Clodio a Roma manifestazione di solidarietà per Paolo Di Vetta e Luca Fagiano
Casa A piazzale Clodio a Roma manifestazione di solidarietà per Paolo Di Vetta e Luca Fagiano
Domani una catena umana unirà il Friuli alla Sicilia e alla Sardegna. L’Unione Inquilini e i movimenti per il diritto all’abitare organizzano la terza giornata nazionale «Sfratti zero» in oltre 30 città, con manifestazioni e presidi per denunciare il dramma degli sfratti (negli ultimi tre anni 220 mila, il 90% per «morosità incolpevole») e il piano Lupi sulla casa convertito in legge il 18 maggio scorso. Oggi, a Sesto San Giovanni, nello stabile occupato «Aldo dice 26 X 1» si terrà la sessione del tribunale internazionale sugli sfratti. Per il segretario Nazionale dell’Unione Inquilini Walter De Cesaris le mobilitazioni si inseriscono nel percorso per la costruzione dello «sciopero sociale» previsto per venerdì 14 novembre dai movimenti sociali, dei precari, dagli studenti e dai sindacati di base.
Sempre domani a Roma, alle 8,30, prima dell’inizio delle manifestazioni studentesche contro la riforma della scuola Renzi-Giannini, i movimenti romani per il diritto all’abitare hanno indetto un presidio di solidarietà in occasione dell’udienza per Paolo Di Vetta e Luca Fagiano, i due dei leader dei movimenti agli arresti domiciliari da quasi cinque mesi. A Di Vetta e Fagiano era stato concesso l’obbligo di firma poi revocato e sono dunque tornati ai domiciliari. Il primo è stato ri-arrestato clamorosamente a conclusione di una conferenza stampa a Montecitorio dopo i fatti del 12 aprile scorso a Roma. Per i movimenti sono entrambi vittime della repressione. Dall’approvazione del «piano Lupi», ci sono stati «111 indagati e 29 misure cautelari per la resistenza agli sfratti, una pratica diffusa e necessaria in questo momento di crisi». A entrambi è stata preclusa la possibilità di andare a lavorare e di restare nelle loro case, perchè occupate. I movimenti chiedono l’abolizione dell’intero testo della legge e raccolgono le firme su una petizione pubblicata su «change.org». Alle Le mobilitazioni continueranno il 16 ottobre con uno «sciopero sociale e metropolitano contro il governo Renzi». Il 18 ottobre è previsto un corteo cittadino a Roma, partenza da Centocelle.
L’analisi dell’Unione Inquilinisull’emergenza sfratti è sconvolgente. Nel 2013 è stata superata la soglia delle 70 mila nuove sentenze di sfratto (73.385) di cui più di 65 mila (65.032) per morosità. Ogni 10 sfratti emessi, 9 sono per morosità. In testa alla classifica per gli sfratti per morosità ci sono le piccole e medie città, del centro nord. Rimini è in testa. Ogni giorno si eseguono 140 sfratti con la forza pubblica, senza contare quelli che escono dall’alloggio prima dell’intervento della polizia. Solo il 10% riceve l’accompagnamento verso un altro alloggio. Gli altri vengono sbattuti per strada e i nuclei familiari vengono spezzati. Sono oltre 700 mila famiglie ad avere diritto a una casa popolare. Numeri certificati dai comuni, mentre le istituzioni assistono impotenti.
L’Unione Inquilini definisce «criminale» il decreto varato dal governo che introduce il meccanismo di vendita all’asta per le case popolari, sulla base del valore di mercato. È stato inviato alla Conferenza Unificata Stato – Regioni – Comuni. «Aprirà il baratro dello sfratto anche nel comparto dell’Erp» annunciano gli inquilini. «Serve un vero piano casa per 800 mila alloggi con il recupero del patrimonio pubblico in disuso a partire dal demanio civile e militare». Quello che rischia di essere venduto dallo «Sblocca-Italia».
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