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Dite dell’uguaglianza e della diversità

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I bambini ci parlano La rubrica settimanale a cura di Giuseppe Caliceti

Pubblicato 10 mesi faEdizione del 8 febbraio 2024

Mi ripetete con parole vostre quello che abbiamo detto parlando di uguaglianza e diversità?

«L’uguaglianza, l’essere uguali, vuol dire che uno è uguale a un altro, anche se magari ha qualche diversità». «Le diversità sono le cose diverse che abbiamo rispetti agli altri. Per esempio, possiamo essere tutti con due gambe, ma qualcuno ha le gambe più lunghe e qualcuno le gambe più corte». «O anche il naso. O la bocca. O le braccia. Le abbiamo tutte uguali, ma sono un poco diverse». «Non c’è una persona che ha tutto uguale agli altri. Anche i gemelli so assomigliano molto ma non sono proprio uguali, hanno ugualmente dei piccoli particolari per distinguerli li uni dagli altri». «Siamo tutti diversi nei talenti che abbiamo. I talenti sono le nostre abilità. Le abilità sono le cose che sappiamo fare meglio. Per esempio saltare, scrivere, vestirsi. O ridere, far rimbalzare la palla, raccontare barzellette, fare dei sogni avventurosi, leggere». «Possiamo essere uguali come carattere, ma diversi come capelli, come volto, cole occhi o naso. Oppure avere dei caratteri differenti. Un po’ simili ma anche differenti. Non esistono due caratteri perfettamente uguali».

«Noi siamo tutti uguali nella intelligenze e nella corsa. Solo che ci sono alcuni bambini che sanno usare l’intelligenza meglio di altri, sanno fare le operazioni a mente più in fretta, e alcuni invece che fanno le operazioni a mente più lentamente ma magari le operazioni in colonna le fanno veloci più degli altri». «Per noi gli animali, per esempio, sono tutti un’uguaglianza ma anche tutta una diversità. Come gli uomini e i bambini, le ragazze e le donne. Perché tutti abbiamo delle cose simili agli altri ma nessuno è completamente uguale a un altro. Anche i caratteri sono molto diversi». «Per me siamo diversi perché poi la vita di ognuno di noi è diversa, anche gli amici, anche le cose che fa, anche i suoi genitori». «Poi si fanno anche degli errori diversi uno dall’altro, non tutti uguali. Allora questo vuol dire che siamo diversi. Io non ho mai visto due o tre che fanno tutti gli errori uguali». «Ci sono dei bambini più alti degli altri, ma da grandi possono diventare alti uguali. Oppure, i più bassi da bambini, possono anche diventare più grandi di quelli che prima erano più alti di loro». «Un’altra differenza può essere che tutti mangiamo, e questa è l’uguaglianza che è uguale per tutti, ma poi ognuno mangia delle cose e delle quantità diverse di cose, e questa è la differenza che da delle differenze tra tutti». «Dipende anche da chi sono i tuoi genitori, perché tutti hanno dei genitori diversi e perciò è naturale che abbiamo tutti delle diversità». «Delle diversità e delle uguaglianze». «Ma anche i fratelli e le sorelle, che hanno gli stessi genitori, non sono tutti uguali perché certi hanno dei cromosomi diversi dagli altri, delle cellule più grandi o più piccole, poi non nascono tutti nelle stesso momento». «E’ vero, neppure i gemelli. Alcuni hanno gli occhi di un colore e altri degli altri. O altre cose che non sono gli occhi. Se li guardi attentamente, trovi sempre delle differenze, solo che devi guardarli più attentamente, più lentamente».

«Una uguaglianza può essere che nella nostra classe, per esempio, abbiamo gli stessi anni. Però siamo nati tutti in giorni diversi. Cioè, nello stesso anno ma in giorni diversi. Magari anche nello stesso giorno, ma in mesi diversi. O nello stesso giorno ma in giorni diversi». «Per esempio noi e gli animali siamo tutti diversi ma siamo tutti uguali, tutti esseri viventi e stiamo vivendo tutti adesso, cioè nello stesso momento. Anche le piante sono esseri viventi. Anche le piante attorno a noi stanno vivendo tutti nello stesso momento in cui viviamo noi». «Una cosa diversa è che ognuno di noi può avere momenti in cui è più felice e momenti in cui è più arrabbiato. Ma questo non vuol dire che siamo diversi, perché la rabbia passa un po’ a una persona e un po’ all’altra. E anche la felicità e gli altri sentimenti passano un po’ all’una e un po’ a un’altra persona. ma tutti abbiamo dei sentimenti e delle felicità, delle gioie e delle speranze, degli amici e delle persone antipatiche. Dipende solo dai giorni». «Dipende anche dal carattere perché siamo in tanti diversi come corpo ma con caratteri simili».

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