Distrazioni salvifiche con Munari e Berruti
Sotto l'albero Coltivare l’infanzia che c’è in te. Può essere questo uno dei tanti modi di entrare e, soprattutto, superare indenni il Natale e le sue accecanti luminarie
Sotto l'albero Coltivare l’infanzia che c’è in te. Può essere questo uno dei tanti modi di entrare e, soprattutto, superare indenni il Natale e le sue accecanti luminarie
Coltivare l’infanzia che c’è in te. Innaffiare incantesimi, malefici, riscoprire la magia dei fagioli giganti di Jacques, quelli che fanno viaggiare in mondi paralleli e che infarciscono le ricette dei racconti popolari. Può essere questo uno dei tanti modi di entrare e, soprattutto, superare indenni il Natale e le sue accecanti luminarie.
UN AIUTINO per fare il salto nella poesia pura, lasciando in cantina tutti i propositi di efficienza e produttività, può arrivare da alcuni libri-gioco che si attestano su un’età molto libera, che va dagli zero ai 99 anni. C’è sempre Bruno Munari per affinare le acrobazie della fantasia. È utilissimo anche per improvvise astrazioni/distrazioni dalle situazioni contingenti – pranzi famigliari, corse al regalo all’ultimo minuto, conversazioni imposte da ovviare con umili stratagemmi.
La casa editrice Corraini, in un delizioso cofanetto, ripropone le Otto sequenze da mettere in ordine, «scatola onirica» progettata da Bruno Munari e Giovanni Belgrano nel 1976 (euro 43). Il gioco contiene 52 carte che costruiscono otto «scene» cui dare una consequenzialità logica. Alcuni elementi sono indizi (il colore mutante di una mela in via di maturazione) ma non esistono regole ferree: ogni giocatore può inventare a proprio piacimento una modalità di utilizzo di quel diorama work in progress. Per chi non volesse abbandonare quell’universo didattico-ludico c’è anche la mostra Toccare la bellezza, in corso fino all’8 marzo alla Mole Vanvitelliana di Ancona (Museo Tattile Statale Omero) dedicata a Munari certo ma anche a Maria Montessori, di cui nel 2020 i 150 anni della nascita).
L’ALTRA EVASIONE possibile è quella indicata dalla Giostra di Nina, il monumentale libro pop up di Valerio Berruti, musiche di Ludovico Einaudi riprodotte con un carillon a manovella (Gallucci, euro 34), che accompagna la costruzione di una giostra vera e propria da parte dell’artista, una mostra (al Maxxi, visitabile fino al 12 gennaio) e un film d’animazione (3000 disegni realizzati a mano e uniti in sequenza fino a diventare fotogrammi di un video). La storia è semplice: racconta di Nina, piccola giostraia costretta a lavorare dall’arcigno nonno e di Geppo, un ragazzone dall’animo infantile che crea sempre scompiglio.
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