Quando si pensa alle tragedie legate alla cattiva gestione del territorio, viene subito in mente il Vajont: la sera del 9 ottobre 1963, una frana cade dal Monte Toc nel bacino idroelettrico artificiale e provoca la tracimazione dell’acqua raccolta nell’invaso distruggendo così una serie di nuclei abitati e causando la morte di 1917 persone. Sarebbe stato un monito per tutti, ma purtroppo non fu così: il paese di Longarone, uno dei più colpiti dalla tragedia, nel 1963 aveva un’area urbanizzata di 59 ettari, ma con la successiva ricostruzione in pratica la quadruplicò. Questo esempio è emblematico dell’approccio che abbiamo noi...