In una Maremma che non è «né mare né terra», l’esordiente Filippo Cerri colloca le epiche vicende di un manipolo di leggendari rubagalline e di altrettanti sceriffi senza stellette che intrecciandosi vanno a comporre il suo Di macchia e di morte. Ballata degli ultimi briganti (Effequ, pp. 360, euro 18), metà romanzo storico metà romanzo di avventure. Protagonista di questa canzone di gesta in prosa è un bandito che, come ogni eroe, è giovane e bello e che nella fattispecie risponde all’impegnativo nome di Arturo Bianciardi. Arturo avrà la sua iniziazione quando fredderà a bruciapelo il compare di bevute Carlomagno...