Premessa: la discografia così come l’abbiamo percepita fino ad adesso, non esiste più. L’oggetto fisico interessa sempre meno l’ascoltatore concentrato sullo streaming. Ai margini di questo mondo «liquido» si pone un ristretto pubblico, audiofilo, collezionista disposto a sborsare anche cifre non indifferenti. E in questa nicchia intende riposizionarsi la Pdu music, nata 55 anni fa dalla volontà di Mina di sganciarsi dalle pressioni eccessive delle major e ora pronta a cambiar pelle attraverso il multiverso del collezionismo, un settore di cui Mina è da sempre oggetto del desiderio. Così Massimiliano Pani ha pensato che i tempi erano maturi per riprogettare l’azienda di famiglia e rimodularsi anche in versione talent scout. Con il benestare di Mina, Pdu Music ha presentato il progetto «Back to analog and NFT». L’intento è di tornare a offrire al pubblico prodotti discografici di altissima qualità. Dai vinili ai nastri.

UNA SORTA di boutique – e non a caso Pani ha fatto un paragone di haute cuisine: «Siamo come l’artigiano che realizza ancora la pasta a mano in un mondo pieno di fast food: la scelta è libera, ma da noi si trova la qualità». Curatissimi ma con costi non propriamente a buon mercato: vinili e nastri, i cui prezzi variano da 39 a 900 euro, compresi i preziosi NFT, che rappresentano «il futuro del collezionismo». Anche i nuovi lavori della Tigre di Cremona, fra cui un album nuovo di zecca previsto per gennaio, saranno esclusivamente disponibili in formato vinile. Bye by cd, quindi, e fine di un’epoca. In futuro anche l’ipotesi di pubblicare lavori di artisti più giovani, uno in particolare: «Ha una voce pazzesca -sottolinea Pani, lo abbiamo segnalato ad Amadeus». Partner del progetto, tra gli altri, Warner Music, che proporrà man mano a Pdu la ristampa di lavori storici. Anche i nuovi lavori della Tigre di Cremona, fra cui un album nuovo di zecca previsto per gennaio, saranno esclusivamente disponibili in formato vinile. Bye by cd, quindi, e fine di un’epoca.
Insomma se nella rinnovata boutique i prezzi sono elevati, Pani e l’entourage svizzero garantiscono lavori certosini. La musica prodotta da Pdu, e distribuita esclusivamente attraverso il nuovo canale dedicato www.pdumusic.com, utilizzerà apparecchiature tecnologiche vintage, e analogiche, che l’etichetta ha sempre conservato e mantenuto in perfetto stato nei suoi studi di registrazione a Lugano.

LA PRIMA EMISSIONE prevede ristampe «d’hoc» di Modugno, Caputo, un capolavoro di Endrigo, Ungaretti e De Moraes, La vita è l’arte dell’incontro uscito nel 1969 – molti dischi di Fossati che ha accettato subito di entrare a far parte del neonato progetto – e il nuovo disco del trio Rea, Moriconi e Golino dedicato alla rivisitazione di musiche della «padrona di casa». La parte del leone la fanno ovviamenti i progetti di Mina che vedono l’uscita in contemporanea di Mina in studio, la trasposizione in vinile del documentario che nel 2001 riportò la cantante cremonese davanti al suo pubblico, ripresa durante alcune incisioni negli studi di Lugano. E poi Encatenados, ovvero la ristampa – sempre e solo su vinile – di Nostalgias, lavoro pensato per il mercato latino e pubblicato in cd nel 1998. Infine Dilettevoli eccedenze con undici rarità, facciate b, ghost track e jingle pubblicitari.