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Dieci note sul Renzi pensiero

Dieci note sul Renzi pensieroMatteo Renzi – Reuters

Dieci Note a margine al discorso di Matteo Renzi, utili alla comprensione del testo. «Questo è il momento della svolta radicale» [1] «Ho chiamato un mio amico che ha perso […]

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 25 febbraio 2014

Dieci Note a margine al discorso di Matteo Renzi, utili alla comprensione del testo.

«Questo è il momento della svolta radicale» [1]
«Ho chiamato un mio amico che ha perso il lavoro» [2]
«Sui diritti si fa lo sforzo di ascoltarsi» [3]
«L’identità è la base per l’integrazione» [4]
Il numero dei parlamentari in Italia è eccessivo» [5]
«Abbiamo la disoccupazione femminile più alta d’Europa!» [6]
«Lo avevo promesso: un governo di facce nuove» [7]
«I governi passano, i dirigenti restano» [8]
«Sul tema della Giustizia abbiamo vissuto vent’anni di scontro ideologico. Non credo che alcuno, dopo vent’anni, convincerà l’altra parte che ha compiuto un errore» [9]
«Vi farò divertire ancora» [10]

 

Note

[1] Cioè il momento di fare fuori Emma Bonino.
[2] E gli ho detto: «Dai, Enrico, stai sereno!».
[3] Ascoltando chi non li vuole. Che come diceva Ovidio, la ragione sta sempre nel mezzo tra chi ha ragione e chi no. O era Actarus?
[4] Mica vi sarete bevuti quella storia dello Ius Soli, dell’integrazione tra culture diverse?! L’ultimo che ha provato a unire identità diverse ha combinato un casino! Il Pd.
[5] Anche se in rapporto al numero di abitanti l’Italia è solo ventiduesima in Ue. Pensate che riducendo il numero degli eletti ridurremmo ulteriormente la rappresentanza degli elettori? E aspettate di vedere l’Italicum! Mi sono convinto che in Italia l’unico modo per fare il bipolarismo è con i partiti da una parte e gli elettori dall’altra.
[6] Ed è per questo che allo sviluppo economico ho nominato una donna. Una potente industriale dirigente di Confindustria. Figlia di un potente industriale dirigente di Confindustria. È stato a quel punto che mi sono dimenticato di fare il ministero per le Pari Opportunità. Federica Guidi… Pazzesco che al governo guidato dal segretario Pd ci sia una persona che Berlusconi avrebbe voluto come vice. E che faccia il segretario Pd!
[7] Franceschini, tagliati quella barba. E tu, Alfano, metti questa parrucca bionda. E tu, Lupi, tieni i baffi finti. E tu Lorenzin…
[8] Mi rendo conto che questa non è credibile, detta da uno che ha mantenuto in vita un governo per cambiare chi lo dirige.
[9] La Costituzione da una parte e le leggi ad personam dall’altra. È arrivato il momento di trovare una mediazione. Vi rendete conto che abbiamo passato 20 anni a scannarci? Quanto tempo perso! Potevamo fare le larghe intese subito.
[10] Non per niente, a scuola mi chiamavano «la Bomba». Perché dicevo: Quando sarò premier, all’ambiente e allo sviluppo piazzo due favorevoli al nucleare.

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