Michele Camorani, batterista di band culto dell’hardcore italiano come La Quiete e Raein, da tempo porta avanti un progetto solista interessantissimo, talmente singolare da apparire senza tempo. Havah (dove Camorani è chitarrista e cantante) riprende infatti con devozione gli stilemi del post punk di inizio anni ’80, i synth e i suoni lo-fi, le aperture melodiche di band come gli Smiths su atmosfere cupissime ispirate da Bauhaus, Joy Division o Southern Death Cult. E i suoi testi, rigorosamente in italiano (e che ricordano i Diaframma), curatissimi, ci conducono con enorme forza evocativa in medias res, nel cuore dell’Appennino romagnolo, durante...