«I grillini non esistono più» ha detto martedì scorso, quasi a mezza bocca, Beppe Grillo dal palco del teatro Brancaccio, dopo che la maggioranza degli iscritti alla piattaforma Rousseau aveva ratificato il salvacondotto per Matteo Salvini. Pareva quasi una presa di distanza dalla mutazione genetica del Movimento 5 Stelle di governo, proprio nei giorni del voto sull’immunità per il ministro dell’interno. Due giorni dopo, però, il «garante» del M5S è protagonista di tutt’altro spettacolo: indossa un’altra maschera, si spoglia da quella di guastatore e torna nei panni del padre nobile. Così incontra Luigi Di Maio e Davide Casaleggio nel solito...