Di Maio fa i conti e rilancia: «Ora orgoglio M5S»
I rimborsi mancati Uscendo dal Mef, poi nella sede del comitato elettorale dei 5 Stelle, e ancora in un video postato su Facebook, Luigi Di Maio prova a chiudere il caso «rimborsopoli». Presenta […]
I rimborsi mancati Uscendo dal Mef, poi nella sede del comitato elettorale dei 5 Stelle, e ancora in un video postato su Facebook, Luigi Di Maio prova a chiudere il caso «rimborsopoli». Presenta […]
Uscendo dal Mef, poi nella sede del comitato elettorale dei 5 Stelle, e ancora in un video postato su Facebook, Luigi Di Maio prova a chiudere il caso «rimborsopoli». Presenta l’elenco dei parlamentari morosi e le relative cifre non versate, quelle di chi ha dato l’autorizzazione ad accedere agli atti e quelle, all’incirca, di chi invece non l’ha data.
Sono in tutto 8, elenca il leader pentastellato dopo essere andato a fare le verifiche al Ministero dell’Economia: Ivan Della Valle (circa 270 mila euro non donati), Girolamo Pisano (circa 200mila), Maurizio Buccarella (137mila) Carlo Martelli (81mila euro), Elisa Bulgarelli (43 mila) Andrea Cecconi ( 28mila), Silvia Benedetti (23 mila) ed Emanuele Cozzolino (circa 13mila). In tutto si tratterebbe di un ammanco di circa 800 mila euro: «Chi non ha mantenuto le promesse si autoesclude dal M5S – dice Di Maio – L’errore che abbiamo fatto è stato di dare fiducia a persone che non lo meritavano, ma questo ci aiuta a migliorare, quindi per come la vedo questa vicenda alla fine si rivelerà utile per noi. Prima di tutto abbiamo eliminato le mele marce e non ce le porteremo appresso nella prossima legislatura». A questo punto, annuncia in video, «per quanto mi riguarda si apre la settimana dell’orgoglio 5 Stelle. Con questi numeri chiedo a tutti i nostri parlamentari che si sono distinti per le donazioni di andare in giro per l’Italia a esibire i propri bonifici, magari presso le imprese che hanno fatto nascere. Dimostreremo che siamo l’unica forza politica della storia che ha tagliato per 23 milioni di euro gli stipendi dei parlamentari».
Su Facebook però si fa vivo anche David Borrelli, l’eurodeputato grillino della prima ora e fino all’altroieri uno dei tre membri dell’associazione Rousseau insieme a Davide Casaleggio e a Max Bugani. Martedì la capogruppo Laura Agea aveva annunciato la decisione di Borrelli di lasciare il Movimento e di passare al gruppo parlamentare europeo dei non iscritti, parlando di «motivi di salute». Giustificazione singolare che Di Maio non era riuscito a chiarire: «Non mi ha neanche risposto al telefono».
Lo stesso Borrelli, scrivendo su Fb, ha invece corretto: «Non ho problemi di salute e non ne ho mai accennato». Non spiega i motivi della sua decisione, ma annuncia: «Il Movimento è sempre stato la mia casa. Ora è arrivato per me il momento di cambiare percorso. Nella vita mi sono sempre occupato con grande intensità di imprenditori e risparmiatori. Per questo ho deciso di aderire ad un nuovo progetto: un movimento, che nascerà a breve, e che si occuperà proprio di imprenditori e risparmiatori».
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