Luigi Di Maio annuncia a Repubblica che l’«obiettivo» che si era posto è ormai raggiunto. La faticosa transizione è compiuta: il M5S è una forza «europeista, moderata e liberale». L’USCITA del ministro degli esteri spiazza in molti. «Il M5S non è una forza moderata e liberale, non lo è mai stata e non lo diventerà», scrive ad esempio su Facebook il senatore Andrea Cioffi. E Max Bugani, storico esponente del M5S bolognese e stretto collaboratore di Virginia Raggi: «Quindici anni di battaglie per diventare una costola di Berlusconi? Un trionfo». Replica il deputato Sergio Battelli: «Qualcuno non sarà d’accordo, ma...