Nell’oceano di nuove uscite editoriali del 2023, alcune parole luccicano di bene e alleanze: quella decisiva è «amicizia» che viene propiziata tra qualche giorno. Il 9 di gennaio, per Neri Pozza, sarà infatti disponibile l’atteso volume di Sara De Simone Nessuna come lei. Katherine Mansfield e Virginia Woolf, storia di un’amicizia. Nell’immaginario un po’ stereotipato le due scrittrici sono spesso considerate come rivali e invece, scopriamo, sono state legate da uno scambio prodigioso. Fonti e materiali in parte inediti in Italia, tra cui numerose lettere, rendono il lavoro di Sara De Simone prezioso e imperdibile.

A marzo del 2023, Rina edizioni, sempre attenta alla forza smisurata della scrittura a firma di donne, pubblicherà Arca di Noè, di Gianna Manzini. Si tratta di un piccolo gioiello che raccoglie i racconti dell’autrice toscana in parte editi da Casini nel 1953 con il titolo Animali sacri e profani cui poi si aggiungeranno quelli pubblicati nel 1960 per Mondadori dal titolo appunto Arca di Noè. Il volume comprende 22 testi tra cui si possono rileggere «Il sangue del leone», «Il cavallo di San Paolo», «I passerotti» ma anche «Belve al guinzaglio». La cifra di interesse che Manzini ha mostrato verso gli animali comprende, in questa sua Arca di Noè, elementi di immaginario e di fantastico, convocando bestiari letterari di originale attualità capaci di interrogare le profondità delle infanzie, i viaggi e i simboli della cultura iconografica.

Per Giulio Perrone, nella collana «Mosche d’oro», diretta con sapienza da Nadia Terranova, Viola Lo Moro e Giulia Caminito, i primi due titoli del 2023 saranno dedicati alla vita di Anna Castelli Ferrieri, architetta, grazie alla scelta di Chiara Sfregola che ne scriverà il ritratto. E poi sarà la volta di Marina Pierri che racconterà Raffaella Cerullo, (meglio conosciuta come «Lina» e «Lila», personaggia della quadrilogia di Elena Ferrante dedicata all’Amica geniale).

L’anno alle porte sarà visitato anche dalla poesia, a gennaio arriva per Einaudi la nuova raccolta di Cesare Viviani, Dimenticato sul prato; a febbraio, per Marcos y Marcos, l’ultima silloge di Cristina Alziati, Quarantanove poesie e altri disturbi e, per Interno Poesia – collocato in un catalogo attento e tutto da segnalare – il «canzoniere straniato» di Alberto Fraccacreta, Del tutto diversi.