È arrivata alla decima edizione Sotto le stelle dell’Austria, la rassegna di cinema all’aperto che si svolge nel giardino del Forum Austriaco di Cultura di Roma. Mai interrotta in questi anni pandemici e curata da Stefano Finesi, proporrà ad ingresso gratuito (con prenotazione obbligatoria via mail) dal 21 giugno al 6 luglio una scelta di film austriaci delle ultime stagioni, visti nei festival internazionali.
È il caso di Grosse Freiheit (Grande libertà) di Sebastian Meise, presentato a Cannes a Un certain regard, sarà la proiezione che inaugurerà la manifestazione stasera alle 20.30. Ambientato nella Germania del secondo dopoguerra, il film ruota intorno a Hans, imprigionato continuamente per la sua omosessualità a causa del famigerato Paragrafo 175 del codice penale tedesco, che ha alimentato una vera e propria persecuzione contro i gay fino ai tardi anni ’60. Eppure, sarà proprio il luogo della detenzione a far incontrare Hans e Viktor, quest’ultimo un omicida con cui nasce, nei decenni, un legame sentimentale che sfugge alle definizioni. Presenterà il film Eva Sangiorgi, direttrice della Viennale.

SARÀ QUINDI la volta, giovedì prossimo, di Hinterland del regista premio Oscar Stefan Ruzowitzky, un dramma ambientato nella Vienna imperiale, a cui seguirà Rimini di Ulrich Seidl il 28 giugno. Presentato in concorso alla Berlinale, il lavoro è incentrato su Richie Bravo, cantante ormai sulla via della decadenza che vive e si esibisce nella città romagnola, desolata nel suo lungo inverno. Bravo sarà però costretto a tornare in Austria da un lutto famigliare. Ad introdurre questo ritorno al cinema di finzione di Seidl saranno Sebastian Höglinger e Peter Schernhuber, direttori di Diagonale, festival cinematografico di Graz.
Sarà invece il regista stesso, Arman T. Riahi, a presentare Fuchs im Bau (Fox in a hole) il 5 luglio. Anche stavolta si tratta di una storia carceraria, con un insegnante che lavora in un istituto penale e che dovrà trovare un linguaggio per arrivare ai suoi giovani alunni.