Pelle scura e bruciata dal sole, volto rugoso, Attiya Al Hassan ci aspetta su una piccola altura. Ci stringe la mano, quindi disegna con un dito una curva immaginaria mentre osserva l’area di Khashe Zanna. «Quello è il mio villaggio» ci dice proteggendosi con una mano gli occhi dalla forte luce del sole. «Intorno nel giro di pochi chilometri – prosegue – ci sono alcuni dei 35 villaggi e insediamenti beduini che Israele non riconosce. Alcuni di quei villaggi sono lì da prima che fosse creato questo paese, eppure per lo Stato non Attiya al Hassan (foto di Michele Giorgio)...