Cultura

Dentro il viaggio febbrile di un’adolescenza audace

Dentro il viaggio febbrile di un’adolescenza audace

NARRATIVA «Milly Vodovic», della scrittrice francese Nastasia Rugani per La Nuova Frontiera

Pubblicato circa un anno faEdizione del 28 giugno 2023

Dopo Il centro del mondo di Andreas Steinhöfel, giunge in libreria Milly Vodovic della scrittrice francese Nastasia Rugani, secondo titolo della collana «Oltre» della casa editrice La Nuova Frontiera (pp. 192, euro 16.50, traduzione di Camilla Diez). La collana nasce con il dichiarato intento di raccontare il momento di grandi sconvolgimenti emotivi e zone d’ombra che è quella terra di mezzo chiamata adolescenza, e di farlo attraverso opere narrative selezionate in primo luogo per il loro valore letterario. Aspetti questi ben presenti all’interno di Milly Vodovic, con il quale Rugani ha vinto la menzione speciale del Prix Vendredi 2018 e il prestigioso Prix Sorcières 2019. Protagonista della storia è la Milly del titolo, una ragazza dodicenne che vive a Birdtown, alla periferia di una cittadina del sud degli Stati Uniti, assieme alla sua famiglia, fuggita dalla guerra in Bosnia, composta dal nonno Deda, che racimola qualche dollaro facendo disinfestazioni, la madre Petra, che ha perso il marito in guerra, e guadagna facendo le pulizie, il fratello maggiore Almaz e il cugino Tarek.

IL ROMANZO si apre con Almaz, un ragazzo docile e inoffensivo, amante dei libri e con un grande sogno nel cassetto, quello di diventare Presidente degli Stati Uniti per poter comprare al nonno una casa con piscina dove riposare, che viene minacciato con una pistola, insultato e deriso da Swan Cooper e Douglas Adams, due suoi coetanei appartenenti a famiglie importanti di Birdtown (il padre di Swan è il padrone della fattoria dove vivono i Vodovic e la madre di Douglas è la sceriffa della cittadina), sotto lo sguardo esterrefatto e dolente della piccola sorella. Fin dalle prime pagine Milly si mostra audace e combattiva, non incline a sottomettersi, nonostante l’idea della famiglia sia quella di essere quanto più invisibile possibile.
L’esistenza dei Vodovic viene, poi, sconvolta dalla morte dello stesso Almaz, il cui corpo senza vita viene trovato all’ingresso della biblioteca comunale: «“Almaz è morto” annuncia la sceriffa. Nessuno dei tre Vodovic seduti attorno al tavolo è in grado di decifrare i suoni che escono dalla bocca screpolata della signora Adams.

PERCHÉ I TERMINI scelti non prendono la consueta strada dell’udito. Penetrano nella carne, la carne di tutti e tre. Dapprima i due proiettili perforano, con violenza, il loro bassoventre. Nell’impatto i loro corpi vacillano e ruzzolano giù per le scale. Nella caduta, i crani si fratturano e i colli si spezzano». Milly, pur con una sofferenza che toglie il fiato, vuole conoscere la verità sulla morte del fratello e non accetta la rassegnazione e la passività degli altri suoi familiari.
Una storia crudele raccontata con una prosa ricercata e visionaria, ben resa dalla traduzione dal francese di Camilla Diez. Un viaggio febbrile in un’atmosfera a tratti fantastica, dove appaiono mostri e opossum parlanti e dove la spensieratezza della giovinezza è costretta a fare i conti con le profonde storture e ingiustizie del mondo degli adulti.

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