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Dell’Aquila ha l’oro. Primo trionfo dell’Italia nel taekwondo

Dell’Aquila ha l’oro. Primo trionfo dell’Italia nel taekwondo

ella prima giornata di gara dopo la cerimonia d’apertura, vittorie e delusioni. Ma il medagliere azzurro è secondo solo alla Cina. Sei atleti e sette dirigenti della delegazione italiana positivi al Covid, in quarantena nel Villaggio olimpico

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 25 luglio 2021

Le prime medaglie, le prime delusioni. Dopo la cerimonia d’apertura in tono minore, ecco i Giochi nella loro bellezza, con la luce proiettata su discipline poco mainstream che però hanno sempre portato successi al medagliere azzurro. Il primo oro italiano viene dunque dal taekwondo, dal salentino Vito Dell’Aquila, cresciuto a Mesagne, cittadina pugliese da 30 mila abitanti, dove si è formato anche Carlo Molfetta, altro medagliato, a Londra nove anni fa.

BATTUTO IN FINALE il tunisino Jendoubi, emozionato sul podio durante l’inno nazionale, l’olimpionico ha forse dato il meglio davanti alle telecamere, rafforzando il messaggio pro vaccini lanciato dal premier Draghi: «Mi sono vaccinato per arrivare qui, fatelo tutti».

QUALCHE MINUTO prima del trionfo di Dell’Aquila nel taekwondo, c’è stato l’argento nella sciabola individuale per Luigi Samele, che aveva già conosciuto la gioia del podio olimpico, a Londra 2012, con il bronzo nella prova a squadre. Il suo successo rilancia la scherma maschile – ultima medaglia individuale tra gli uomini ai Giochi inglesi, argento per il napoletano Diego Occhiuzzi – a lungo in seconda battuta rispetto alle donne della generazione dorata, Vezzali, De Francisca, Granbassi, Errigo.

La sconfitta in finale è arrivata contro il fenomeno ungherese Aron Szilagyi, una specie di Usain Bolt della scherma, anzi forse di più: aveva centrato l’oro anche a Londra 2012 e a Rio de Janeiro 2016, tre ori in fila ai Giochi, come lui nella storia soltanto la leggenda della scherma italiana e ora sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali.

Luigi Samele, foto LaPresse

Ma Samele era stato straordinario in semifinale con il coreano Kim, rimontato a un passo dal successo. «Ho perso contro una delle leggende della scherma, ma sono arrabbiato per come è finita – ha detto Samele – lui ha tirato molto bene e non ho potuto fare molto di più. Però ieri avrei firmato per una giornata così. Sì, sarò felice quando riuscirò a realizzare quello che ho fatto. Sarà un bellissimo regalo per il mio compleanno. Ora mezza giornata per festeggiare, poi testa alla gara a squadre che è molto importante per me e i compagni».

INSOMMA, LA PRIMA giornata di gare è stata un trionfo per gli azzurri, secondi nel medagliere dietro alla Cina, destinata a dominare la classifica finale. Anche se c’è da registrare l’eliminazione ai quarti finale di Rossella Fiamingo, una delle favorite per una medaglia nella spada che non riesce a riscattare l’ottavo posto finale di Rio 2016. E il conto delle medaglie potrebbe essere aggiornato nella notte, con Gabriele Detti, una delle punte della nazionale di nuoto, che si è giocato una medaglia nella finale dei 400 metri stile libero, arrivando alla finale con il terzo tempo assoluto. Fin qui, lo sport, ricordando anche il primo successo della nazionale maschile di pallavolo, a stento sul Canada, mentre all’alba c’è stato anche il primo passo dell’Italbasket, che è tornato ai Giochi dopo quattro edizioni di assenza.

MA C’È ANCHE IL CONTO del Covid-19. Che tocca proprio la delegazione azzurra: sei atleti, oltre a sette dirigenti, sono stati piazzati in quarantena ieri al Villaggio Olimpico per le procedure governative giapponesi in conseguenza del contatto (il viaggio sullo stesso aereo) con un giornalista italiano risultato positivo il 18 luglio, al suo arrivo nella capitale nipponica. Il Coni ha reso noto che non darà i nomi degli atleti in isolamento per tutelarne la privacy, ma sono pezzi delle squadre di pugilato, tuffi e skateboard. Ma la preoccupazione per l’insistente presenza della pandemia, nonostante l’organizzazione maniacale del comitato organizzativo nipponico, resiste. Anzi aumenta: l’ultimo conteggio dei contagiati tra gli atleti è arrivato a quota 123, ma il tassametro corre, nonostante la rigida separazione tra gli atleti e la popolazione locale. Ma oltre alla pandemia, c’è tensione a Tokyo anche per il tifone tropicale Nepartak, che arriva dalle Filippine (migliaia di persone evacuate a Manila) e potrebbe abbattersi sulla capitale nipponica, obbligando gli organizzatori a rivedere il programma della prossima settimana per le gare all’aperto.

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