Il principio è quello di Memento: ricostruire una vicenda partendo dalla fine – o quasi – e «riavvolgendola» fino a mostrare come tutto ha avuto inizio. Shimmer Lake, il thriller di Oren Uziel realizzato per Netflix, è infatti diviso per capitoli corrispondenti ai giorni della settimana, che ci svelano progressivamente come un ex procuratore caduto in disgrazia, Andy – fratello dello sceriffo protagonista, Zeke – sia coinvolto in un furto con omicidio.

 

 

I personaggi e le situazioni tra l’orrore e il ridicolo ricordano però più di tutto Fargo dei Coen: anche a Shimmer Lake siamo in una piccola comunità di provincia su cui si abbatte un male nato dall’ incontro di stupidità disastrosa e deliberata crudeltà, e dove l’eroe è un mite detective senza sogni di gloria. Un’ispirazione «coeniana» che resta però piatta, senza ritmo né il profondo senso dell’assurdo di Fargo.