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Decreto Riaperture, la validità dei certificati verdi passa da 6 a 9 mesi

Decreto Riaperture, la validità dei certificati verdi passa da 6 a 9 mesiLocali ai Navigli, Milano – Ansa

Stato di emergenza prorogato al 31 luglio, via il coprifuoco dal 21 giugno Manca l'accordo sulle discoteche, i gestori in pressing per riprendere l'attività dal prossimo mese

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 9 giugno 2021

Arriverà in Senato martedì prossimo il decreto Riaperture, ieri è passato alla Camera con il voto di fiducia (466 sì, 47 no e un astenuto). Il testo approvato contiene anche il dl Riaperture bis e il dl Proroghe. La misura recepisce lo spostamento del coprifuoco a mezzanotte e lo stop definitivo dal 21 giugno più la prosecuzione dello stato di emergenza fino al 31 luglio. Dal primo luglio in zona gialla tornerà il pubblico (seppure in forma limitata) agli eventi sportivi e agli spettacoli, alle mostre, musei e piscine al coperto. In zona gialla i corsi di formazione pubblici e privati potranno svolgersi anche in presenza, nel rispetto di protocolli. Cessa il divieto di spostamento tra regioni in zona bianca e gialla.

Con il dl Proroghe si allunga il lavoro agile nella pubblica amministrazione fino alla definizione della sua disciplina nei contratti collettivi, sopprimendo però la percentuale minima del 50% del personale per ciascuna Pa. E ancora, si proroga fino a dicembre la golden power rafforzata, cioè il regime che consente al governo di bloccare scalate su asset strategici anche da parte di gruppi europei. Viene spostata dal 30 aprile al 30 settembre la validità dei documenti di riconoscimento e di identità rilasciati da amministrazioni pubbliche con scadenza dal 31 gennaio 2020. Prorogati i termini per la presentazione dei rendiconti e dei bilanci degli Enti territoriali e delle Camere di commercio.

Novità per il green pass: la validità passa da 6 a 9 mesi; potrà essere rilasciato anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino e diventa utilizzabile in via provvisoria dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla seconda dose; il formato digitale dovrà essere accessibile alle persone con disabilità e riportate sia in italiano che in inglese. A partire dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto, agli accompagnatori dei pazienti affetti da Covid, se muniti di certificazione verde, oltre che agli accompagnatori dei pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità grave, sarà consentito rimanere nelle sale d’attesa dei reparti di emergenze e accettazione dei pronto soccorso. Inoltre, agli accompagnatori dei pazienti in possesso del riconoscimento di disabilità grave, sarà sempre consentito prestare assistenza anche nel reparto di degenza nel rispetto delle indicazioni della struttura.

Saranno poi consentite le uscite temporanee degli ospiti muniti di green pass da Rsa, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani. Il ministero della Salute, d’intesa con la Conferenza delle regioni e sentito il Comitato tecnico scientifico, dovrà adottare un protocollo nazionale che assicuri ai pazienti affetti da Covid: il mantenimento delle comunicazioni tra operatori e familiari, lo svolgimento delle visite da parte dei familiari o di videochiamate.

Dal 15 giugno, nelle zone gialle, potranno svolgersi in presenza anche le fiere su aree pubbliche. Inoltre sarà possibile fornire catering durante feste e cerimonie, aperte però solo a chi ha il certificato verde. Dal primo luglio riprendono i circoli associativi del Terzo settore, i centri termali (ma non quelli sanitari), parchi giochi, ludoteche, spettacoli viaggianti, sale giochi e scommesse.

Resta da decidere come riavviare il comparto delle discoteche. Le associazioni di settore ne hanno discusso ieri al ministero della Salute. Chiedono di riprendere l’attività dal primo luglio in zona bianca tenendo la mascherina, almeno in una prima fase, escludendo il momento del ballo ma senza distanziamento. Con differenze di capienza tra esterno e interno (dove gli ingressi sarebbero ridotti). L’unico punto fermo la necessità del green pass. Il ministero resta cauto e attende che il Cts esamini il protocollo.

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