Déco, non stile ma gusto
Gio Ponti, «La casa degli Efebi», Sesto Fiorentino, Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia
Alias Domenica

Déco, non stile ma gusto

"Art Déco. Gli anni ruggenti in Italia (1919-1930)", a cura di Valerio Terraroli: una mostra a Forlì Nato nella prima metà degli anni venti da una trasformazione decorativa dei motivi-cardine delle avanguardie, il Déco viene letto giustamente dai curatori come un’immagine particolare della vita
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 26 marzo 2017
Alcune espressioni nascono tardi e occasionalmente. Il termine «Art Déco» nacque al modo delle guerre per Tucidide quando, cioè, tutto il mondo vi era già immerso, soltanto non lo diceva ad alta voce. Nel 1925, infatti, anno della parigina Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes il nuovo teatro sugli Champs Elysées era già stato inaugurato, la tomba di Tutankhamon scoperta e Isadora Duncan esprimeva da qualche tempo il mistero della danza attraverso lenti e ieratici movimenti del corpo. Il Déco nacque da tutto ciò e da alcuni stilemi delle avanguardie allorché questi, come decantati, avevano perso la loro...
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