Italia

De Grazia, l’investigatore «morto avvelenato»

Il caso Morto nel '95, per il generale dell'Aise Sergio Siracusa il capitano non esiste

Pubblicato più di 10 anni fa

«Per quello che riguarda il comandante De Grazia confesso che ho appreso di questa vicenda leggendo i resoconti della Commissione». Per il generale dell’Aise Sergio Siracusa il capitano Natale De Grazia non esiste. Così rispondeva alla Commissone Pecorella l’allora direttore del servizio segreto militare, chiamato a delineare l’operato dell’intelligence sul caso delle navi a perdere.

De Grazia, morto in missione il 13 dicembre 1995 avvelenato da «causa tossica» – dopo aver cenato con i due carabinieri che lo accompagnavano – recentemente è stato dichiarato «vittima del dovere» dal ministero della Difesa, al pari degli ufficiali caduti per terrorismo o atti ostili. Indagava sulle navi affondate nel Mediterraneo. Prima di morire aveva confessato a un parente di avere incontrato a Messina un ufficiale del Sios della Marina, interessato ad acquisire informazioni sulle indagini che stava svolgendo.

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