Parlare di droghe in termini di riduzione del danno sembra roba di altri tempi, in questo Paese che marcia al tintinnio di manette. Eppure, mentre il governo giallorosso cerca consensi promettendo di rendere obbligatoria la carcerazione preventiva per i reati di piccolo spaccio in caso di recidiva, centinaia di esperti, studiosi e operatori del pubblico e privato sociale si sono riuniti ieri a Roma per ragionare sull’aggiornamento dei servizi di riduzione del danno in un’Italia sempre più preda del nuovo «drugstore». Un mercato sempre più potente, che viaggia sul deep web, sul dark web (ma anche sui siti di giardinaggio)...