Disservizi, il segnale che va e viene, il ritardo onnipresente, quella rotellina divenuta un incubo ricorrente per i calciofili italiani. Presenza fissa da settimane nelle discussione da bar e uffici, stavolta Dazn finisce in Parlamento. Perché il calcio agli italiani non va toccato e anche giustamente, dato che il servizio è a pagamento. Come riportato da «Il Sole 24 Ore», c’è una risoluzione preparata dalla Commissione Trasporti e Telecomunicazioni della Camera sul caso Dazn. Il testo sarà votato entro questa settimana, con l’invito al Governo «ad adottare tutte le iniziative di competenza, anche normative, volte ad assicurare che Dazn e gli altri operatori che offrono servizi analoghi garantiscano agli utenti piena tutela anche tramite l’Autorità competente, assegnandole nel caso poteri di controllo e sanzionatori, come previsto per tutti gli operatori di servizi di comunicazione elettronica».

INSOMMA, invocate mani libere per l’Agcom su Dazn, anche sanzioni severe se il servizio non dovesse migliorare, tenendo conto che era risaputo delle difficoltà di connessione in alcune zone d’Italia. La questione è spinosa, riguarda anche un colosso italiano come Tim, che in base all’accordo con Dazn fa da Telco all’applicazione per la trasmissione delle gare di A. E sarebbe ancora più spinosa qualora fossero accreditate le voci (ne ha scritto anche «Milano-Finanza») di un’eventuale sublicenza a Sky delle immagini di Serie A. La decisione spetterebbe al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, quindi il dossier Dazn è nelle mani del governo Draghi, a cui si chiede anche di dare garanzie al mercato sulle rilevazioni degli indici di ascolto effettuate da Dazn e da tutti gli operatori e di attribuire «ad Agcom, attraverso idonei interventi legislativi, poteri per l’adozione di tutte le modalità tecniche e gli investimenti in grado di scongiurare che l’eventuale sovraccarico delle reti possa bloccare o rallentare il traffico dei dati, compromettendo lo svolgimento di servizi essenziali».

PRIMA della presentazione del testo su Dazn alla Camera, la Federconsumatori, dopo gli svariati problemi per i quasi 1,5 milioni di appassionati che si sono connessi per Juventus-Milan di domenica sera, ha deciso di inoltrare richiesta di risarcimento danni a Dazn, oltre a invocare la sua presenza al tavolo tecnico permanente sulla rete per il calcio in streaming. La risposta di Dazn non c’è stata, neppure l’ammissione, come avvenuto in casi precedenti, di problemi sul servizio. Anzi, il broadcaster ha negato ogni tipo di difficoltà nella trasmissione della partita, mentre sui social l’hashtag #Daznout era in testa tra i «trend topic» italiani.