In un futuro remoto LB, un «lovebòt» artificiale, si aggira esiliato tra i deserti, le paludi e i sordidi quartieri di un mondo che gli umani, attraverso l’intelligenza artificiale e l’ingegneria genetica, hanno completamente asservito. Gli uomini e le donne abitano in complessi residenziali chiamati «Orchidee», sospesi sulle città, e hanno sconfitto la morte grazie all’archiviazione della coscienze smaterializzate nelle «torri di ruggine». Nella città bassa, invece, vive e lavora una multiforme massa servile, costituita da varie specie di esistenza animale e robotica che di tanto in tanto danno origine a tumulti. Al di fuori della rigida gerarchia sociale opera...