All’inizio degli anni Zero, David Peace entrò nell’attenzione della critica grazie a una serie di romanzi a tinte alquanto fosche, aventi per titolo ognuno l’anno in cui le vicende narrate si ambientavano: 1974 e 1977, usciti in Italia da Meridiano Zero e 1980 e 1983, tradotti da Marco Tropea, tutti ispirati ai crimini di Peter Sutcliffe, lo «Squartatore dello Yorkshire», che assassinò tredici donne tra il 1969 e il 1981, e morì in carcere di Covid lo scorso novembre. Ancora da Tropea, nel 2006, uscì – quella che l’autore stesso chiamò – «la conclusione naturale di quella serie», GB84, ora...