Sembrerebbe la vecchia storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Ma in questo caso siamo oltre, visto che compaiono valutazioni addirittura opposte sui dati dell’occupazione diffusi dall’Istat il primo luglio. Il giorno dopo il giornale della Confindustria spara in prima pagina: «Lavoro, 24mila dipendenti in più». Il quotidiano di punta del gruppo Gedi nella stessa giornata titola «Cala il lavoro. Aumenta solo il tempo determinato». Non si tratta di punti di vista, ma di letture corrette o scorrette dei dati forniti. Chi ha ragione quindi? Non è difficile scoprirlo, basta leggere con attenzione quanto l’Istat ci comunica. «Il mese...