Dario Bellezza, spasimo e sublime
Una scena da Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975)
Alias Domenica

Dario Bellezza, spasimo e sublime

Il ritorno di Dario Bellezza SCOPERTO E LANCIATO DA PASOLINI, SI AFFERMÒ NELLA ROMA DELLE «CANTINE» ESIBENDO LE STIMMATE DI UNA DECADENZA PECCAMINOSA E SBANDATA: ORA UN OSCAR RACCOGLIE «TUTTE LE POESIE» A CURA DI ROBERTO DEIDIER
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 15 febbraio 2015
Lo spazio è quello minuscolo di una cantina, non c’è pedana ma un tavolo accerchiato dagli spettatori, giovani e sistemati per terra: il ragazzo che legge seduto a quel tavolo ha i capelli scuri, gli occhiali con le lenti fumées, la giacca di velluto e un foulard che gli sbuffa sulle pagine del libro, la sua serata ha un titolo assiderante, Sodoma ad Auschwitz, ed è la prima di un ciclo, al Beat 72 di Roma, destinato a fare epoca. La ricorda in presa diretta nel Poeta postumo (1978, poi da Le Lettere 2008, nella riedizione a cura di Stefano...
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